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Alla scoperta della Cantina di Fonterutoli: fra architettura e vino

Vino e architettura sono due realtà differenti ma che si intrecciano armoniosamente. Quando parliamo di vino non possiamo prescindere dall’architettura, in quanto essa valorizza il mondo del vino e le sue esperienze. Un connubio perfetto fra architettura e vino si riscontra nella Cantina d’autore del Castello di Fonterutoli, edificio affascinante, integrato con il paesaggio circostante e allo stesso tempo funzionale.

Situata tra Castellina in Chianti e Siena, essa rappresenta una vera e propria cantina all’avanguardia, in cui il design e la modernità prendono vita senza mai perdere di vista l’obiettivo primario della funzionalità. Un vero e proprio anello di congiunzione fra passato e futuro, che domina dall’alto la tenuta e le pendici della campagna che guardano Siena e che arriva in profondità con i suoi tre livelli. 

Cantina Castello di Fonterutoli

Un progetto talmente ambizioso, volto a conciliare la forma architettonica con le esigenze produttive e a salvaguardare l’impatto ambientale, non poteva che essere realizzato da un membro della famiglia. Il merito si riscontra dunque in Agnese Mazzei, uno dei progettisti più proliferi e d’avanguardia in Italia per la progettazione di cantine e di spazi per il vino, a cui si è dedicata fin dall’inizio della sua carriera. Il valore della sua realizzazione si dimostra dal fatto che la Cantina di Fonterutoli fa parte del progetto Toscana Wine Architecture, un circuito di 14 cantine di design firmate da grandi maestri dell’architettura contemporanea.

Fonterutoli Winery

Entrando nel vivo del progetto, la Cantina del Castello di Fonterutoli è strutturata su tre livelli di profondità, essenziali per non stressare la materia prima. Attraverso tale sistema, infatti, le uve raccolte nel piazzale possono scendere nelle varie fasi del processo di vinificazione e maturazione grazie alla sola forza di gravità. Per salvaguardare le peculiarità di ciascun terroir sono state previste micro vinificazioni, che consentono la lavorazione delle uve di ciascuna parcella separatamente. Infine, all’ultimo livello dedicato alla barriccaia durante la costruzione sono emerse cinque falde di acqua che scorrono lungo la roccia. Queste pareti di roccia sono state lasciate a vista in quanto permettono di mantenere un’umidità e una temperatura costante durante l’anno, senza l’utilizzo di fonti energetiche esterne.

La Cantina Castello di Fonterutoli rappresenta quindi un esempio di come l’arte si intreccia con il mondo del vino, dando vita alla combinazione fra gusto estetico, funzionalità e sostenibilità.

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